Un po’ Antognoni, un po’ Xabi Alonso: le luci a San Siro l’ha accese Fagioli. Una qualità sconosciuta da troppo tempo a Firenze

Un, dos, tres canta la Fiesole quando la Fiorentina segna il terzo gol (e ieri l'aveva fatto in almeno due occasioni…) ma un, dos, tres è anche il ritmo con cui Nicolò Fagioli ha illuminato la sua partita ieri a San Siro. Almeno tre lampi di classe per innescare altrettante situazioni cruciali nel match viola.
Prima la sventagliata di 40 metri su Parisi, ad avviare l'azione splendida dello 0-2. Quindi il pallone in verticale su Kean, messo a tu per tu con Maignan. Infine il lob pennellato per Dodo che al volo aveva coronato un'altra azione molto bella con il piattone del 2-3. Una giocata da tre punti a tutti gli effetti, ignorando per un attimo il Var. E non sono certo le prime giocate di questo calibro di Fagioli, che sta ‘maramaldeggiando’ in lungo e in largo: lanci meravigliosi, lunghi, corti, precisi, geniali: quel che di Antognoni o di Xabi Alonso, per unire più generazioni nel paragone.
Una qualità di questo tipo mancava da diverso tempo a Firenze e lui sì, è stato veramente un ‘furto legalizzato’ alla Juve: tutte doti naturalmente da tenersi strette e da rendere definitivamente proprie a fine stagione.