Commisso: "Se non ci sono spazi per costruire lo stadio a Firenze, lo faremo fuori dalla città. Voglio il bene dei nostri tifosi e senza è impossibile costruire una squadra vincente"
Lo stadio era e resta una priorità nella mente del proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso: "Quando ho comprato il club dalla famiglia Della Valle ho pensato di investire subito soldi sul progetto stadio. Sfortunatamente, c'è molto lavoro da fare sul fronte politico prima di poter partire. E' stato sorprendente dato che se ne è parlato della questione per una ventina d'anni. L'ho detto dal primo giorno. Ci sono molte cose che possiamo portare dall'America e non sono solo i soldi. Ma il modo di fare business rapidamente e in maniera efficiente. Rifare il Franchi è troppo impegnativo. Ci è stato detto che dovevamo che non potevamo abbattere le curve. Questo è un grosso problema per me perché non ci permette di migliorare l'esperienza dei nostri tifosi, limita lo spazio commerciale e ci proibisce di poter fare un museo o la hall of fame. La migliore soluzione sarebbe che ci dessero l'opportunità di costruirlo in una nuova location in tempi accettabili. Voglio costruire lo stadio per due ragioni importanti: una, i nostri tifosi, due le entrate. Voglio che i supporters della Fiorentina siano riparati dagli elementi atmosferici mentre guardano la partita. Il loro comfort è importante per me. E poi ci deve servire per aumentare le entrate. La Juventus è a 500 milioni di fatturato contro i nostri 100. Il loro nuovo stadio è un elemento fondamentale per i loro successi sul campo. Il nostro nuovo stadio deve essere un'attrazione per i 15 milioni di turisti che passano in città ogni anno. E' impossibile costruire una squadra vincente se non aumentiamo in maniera esponenziale le nostre entrate. Se non c'è spazio per farlo nel territorio di Firenze, penso che abbia senso considerare di farlo nell'area metropolitana, fuori dalla città. Del resto non ci sono stadi a Manhattan, gli impianti a New York sono nel Bronx, nel Queens e New Jersey". (Ha collaborato Mike McCormack)