Sicuramente uno dei giocatori più interessanti che si sono messi in mostra con la Primavera della Fiorentina, è Alessandro Bianco. Centrocampista, classe 2002, è riuscito a fare un salto in avanti in poco tempo assolutamente da sottolineare. Fiorentinanews.com lo ha intervistato per capire gioie e aspirazioni di questo ragazzo.

Passare dal Chisola alla Fiorentina e scalare gerarchie così rapidamente è una grande soddisfazione. Quanto è stato importante il percorso nei dilettanti e che gioia è indossare la maglia viola?
"Sono passato dal Torino al Chisola malgrado molti potevano vedere questo passaggio come una "bocciatura", io ho affrontato questo nuovo percorso con lo stesso entusiasmo che mi ha permesso di rilanciarmi e raccogliere l'opportunità che la Fiorentina mi ha dato. La mia visibilità negli anni del dilettantismo è dovuta anche all'importanza della società Chisola e della squadra in cui ho militato. Vivere a Firenze mi ha fatto capire la responsabilità di giocare nella Fiorentina perché si percepisce ogni giorno quanto la città intera viva totalmente la viola in tutte le sue sfumature, coinvolgendoti completamente. Spero un giorno di essere uno degli artefici di un titolo importante per la Fiorentina dei grandi.

In stagione hai dimostrato di giocare bene sia da mediano che da mezzala. Quale ruolo ti piace di più e a quali modelli ti ispiri?
"Mi piacciono entrambi i ruoli, da piccolo sono sempre stato esterno alto o trequartista perché mi è sempre piaciuto saltare l'uomo, col tempo mi hanno cambiato di ruolo mettendomi mediano. Quest'anno avevo iniziato mediano poi il mister mi ha spostato mezz'ala e mi trovo molto bene perché posso inserirmi più volte in fase offensiva. Diciamo che qualsiasi ruolo in mezzo al campo a me piace perché tocco tanti palloni. I miei modelli sono Castrovilli e Barella".

In campionato la situazione è stata difficile ma la Fiorentina Primavera ha conquistato la finale di Coppa Italia. Un percorso splendido con i bellissimi successo contro Milan e Juventus, quali obiettivi vi siete posti per quando si tornerà in campo?
"Bisogna innanzitutto vedere come si tornerà a giocare, se dovessimo finire il campionato giocando tutte le 10 partite che ci mancano, potremmo avere l'aspirazione di giocare i playoff, vista la classifica corta,anche se il nostro primo obiettivo quest'anno è salvarci. Per quanto riguarda la Coppa Italia in nostro obiettivo è sicuramente vincere e portare un altro trofeo a Firenze".

L’ottimo rendimento con Bigica ti ha fatto guadagnare le attenzioni del mister dell’Italia Under 18 Bernardo Corradi. Che emozione è stato il debutto in Nazionale e quanto è importante per la tua crescita?
"Il debutto in Nazionale è sicuramente qualcosa di magico, indossare per la prima volta la maglia e sapere che rappresenti la tua nazione è un'emozione unica. Mi sono trovato benissimo con compagni e mister. Sappiamo che siamo monitorati sempre sopratutto in un settore giovanile importante come quello della Fiorentina. È stato uno degli obiettivi, ma non un punto di arrivo, che mi ero prefissato ad inizio stagione e che attraverso l'impegno e la dedizione sono riuscito a raggiungere. Ora il mio prossimo obiettivo è quello di rimanere nel giro della Nazionale ed essere convocato più volte possibili".

Per un ragazzo che gioca in Primavera, vedere Chiesa e Castrovilli, ragazzi che sono passati dal settore giovanile viola, in prima squadra e sotto le luci della ribalta, che tipo di messaggio trasmette?
"Ti fa capire che diventare un calciatore professionista è un sogno che può diventare realtà ma nello stesso tempo ti da anche la consapevolezza che per arrivare lì il percorso sia ancora lungo, difficile, pieno di sacrifici con tante soddisfazioni e qualche piccola delusione di percorso".

Com'è stata accolta da voi ragazzi la notizia che la Fiorentina, presto avrà un nuovo ed importante centro sportivo?
"Sicuramente è stata una notizia bellissima quella del centro sportivo, e che centro sportivo... È una cosa molto importante per la società perché rafforza ulteriormente i rapporti tra ragazzi e fa "assaporare" il sogno della prima squadra vedendo i giocatori allenarsi a pochi passi da te tutti i giorni. Aumenterà sicuramente il senso di appartenenza".

Avete avuto modo di incontrare nel corso della stagione Commisso. Che personaggio ti è sembrato? E cosa ha detto di particolare che ti è rimasto in testa?
"È un presidente che ha tanta voglia di fare e tanta ambizione di primeggiare e questo non può che far bene a Firenze. Ha dato dei messaggi molto importanti dando a Firenze molto entusiasmo, partendo dal centro sportivo, dallo stadio per creare una società che possa arrivare in alto. Più che ciò che ha detto mi sono rimaste in mente le sue azioni, perché non è da tutti i presidenti venire a vedere le partite della primavera appena ne ha la possibilità e se non viene lui in prima persona viene Joe Barone, creando con noi questo legame di vicinanza con la realtà della prima squadra e la dirigenza". (Ha collaborato Filippo Razzolini)


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