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Vi avevamo detto del casting, per l’allenatore della Fiorentina del futuro. Bene il casting probabilmente è già arrivato nei pressi del traguardo. E il nome che rimbalza è uno, uno solo: Gennaro Gattuso.

Non c’è due senza tre. Già, perché i tentativi di Commisso di portare Gattuso a Firenze partono da lontano. All’arrivo della nuova proprietà americana in città (troppo poco tempo per riuscirci), all’estate della conferma di Iachini (con Gattuso che non poteva, anche per ragioni contrattuali e penali varie, lasciare Napoli), fino ad oggi. O meglio, una settimana fa, dopo l’addio di Prandelli e il ritorno di Iachini.

E questa volta, la sensazione è che ci siano tutte le condizioni perché il matrimonio si faccia. Le basi sono state già gettate, per Rino è pronto un biennale con opzione sul terzo. E il progetto di costruire, assieme, una squadra che stia costantemente in Europa nell’arco degli anni. Nessun volo pindarico, nessun investimento impossibile, nessuna parola come Champions League. Un passo alla volta. Gattuso, che a Pisa fece infiammare un popolo intero, sembra davvero il profilo giusto per ricominciare. E poi adesso ha esperienza. Milan, Napoli, probabilmente Fiorentina. Con uno staff eccellente e la voglia di costruire una nuova squadra improntata sul 4-2-3-1 o sul 4-3-3, comunque all’attacco. Possesso palla, gioco divertente, qualità.

Una settimana fa il nuovo contatto e la promessa di vedersi presto. Ma le basi sono già state gettate e presto, dopo i contatti frequenti con Barone, potrebbe esserci quello definitivo con Commisso. Chissà, magari proprio nei giorni del ritorno del presidente a Firenze, dopo Pasqua. Quel Commisso che, dal primo giorno del suo arrivo a Firenze, ha cercato Rino. Qualcuno adesso si concentrerà soprattutto sulle origini calabresi dei due. Ma non è questo che ha colpito il proprietario, o meglio magari questo è un qualcosa in più. Di Gattuso piace la grinta, l’amore per il lavoro, la qualità della persona. Ma soprattutto il suo riuscire a fare gruppo, a creare un feeling particolare con i calciatori. Come quando giocava.

Nessuno, anche a Napoli, parla male di lui. A Pisa, ancora oggi, c’è il suo poster nello spogliatoio. Ecco, a Firenze, dopo due anni dove da questo punto di vista si è costruito poco o nulla, serve uno così. Questo pensa la nuova proprietà viola. Questo, piace, anche a Gattuso che presto si metterà a sedere per parlare. Ma che una cosa l’ha già decisa: priorità a Firenze e addio Napoli. Monza, Roma, tante altre ipotesi dall’estero. Ma a Rino interessa programmare e soprattutto il feeling con le persone e il sentirsi apprezzato. E una società che ti cerca, in tutti i modi, ormai da due anni, ha sicuramente fatto breccia più di tutte le altre.

A proposito di Commisso, tanti appuntamenti in agenda per il suo ritorno a Firenze. Anche una franca chiacchierata con il ds Pradè. Con una sensazione che rimane bella forte: avanti assieme. Magari con compiti, mansioni e strategie diverse. In tutto questo, anche una figura di campo e non solo, come Gattuso, potrebbe aiutare molto.


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