Nella sua rubrica Rock & Gol su La Nazione, Benedetto Ferrara torna sulla ‘frittata’ difensiva con cui la Fiorentina ha concesso il 2-2 al Bruges giovedì scorso:

"Cose che capitano, certo. E comunque le responsabilità sono da dividere in tre. Ranieri che non gioca di anticipo sull’attaccante, Quarta che non va a coprire lo spazio, il portiere che sonnecchia. Ora, Italiano avrà pure i suoi difetti, ma dubitiamo che insegni l’arte della deconcentrazione ai suoi difensori. Era un due contro uno. Se poi ci si mette anche il portiere addio. 

Diciamolo: l’ingenuità è nel dna di questa squadra che fa del coraggio la sua forza e della disattenzione il suo marchio. Niente di personale: Ranieri sta dando tanto, Quarta coi suoi gol ha tenuto la Fiorentina a galla tante volte. Quindi non è il caso di drammatizzare, soprattutto perché spesso (leggi sempre) non si può avere tutto ma solo un po’. E a quel po’ ci ha pensato Nzola, eroe nella pioggia che ha rimesso il sorriso sulle facce fradice dei tifosi viola presenti al Franchi. Ora i pessimisti insistono nel ricordarsi le occasioni sprecate con l’Atalanta nella semifinale di andata di Coppa Italia. Beh, ogni partita ha una sua storia e magari le lezioni valgono come esperienze da non ripetere. Almeno in teoria, perché questa Fiorentina non segue sempre questa regola".

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